Mentre le forze thaceane venivano spinte sempre più a nord, la città di Jelrass si è trovata tagliata fuori dalle legioni e circondata dai morti. Ora i suoi cittadini si stringono nelle loro case, aggrappandosi a simboli sacri e pregando che la morte li superi, o se devono morire che almeno rimangano così.
La Dama Rossa è venerata dai vampiri come la prima della loro specie, la fonte della loro stirpe oscura. I nobili le sono fedeli e fanno voto che il suo santuario non si esaurisca mai con le offerte di sangue. Attraverso questo rituale, si assicurano la loro posizione, ma se non dovessero rispettare la loro parte dell'accordo, le offerte saranno prese dalle loro stesse vene.
Le rovine di Os Kurrox nascondono un artefatto antico, un obelisco contrassegnato da simboli criptici. Coloro che costruirono le strutture sovrastanti speravano di controllare l'artefatto, ma non hanno mai appreso i segreti del suo potere. Ora i loro nomi sono dimenticati e le loro torri si stanno sgretolando nella polvere. Ma la reliquia rimane sotto, vecchia di eoni, indenne dalle ablazioni del tempo.
Sebbene siano in grado di attraversare i mari tra i continenti, i draghi rimangono isolati nella terra orientale di Atan. Non si sa quale sia il motivo che li spinge a rimanere a est, ma sono esseri profondamente intelligenti, capaci di giudizio e di saggezza.
Molti sono i piani del multiverso, ma poche sono le porte che li separano. Influenzare un regno da un altro richiede un potere enorme e viaggiare attraverso di esso un ordine di grandezza superiore. Tuttavia, in rare occasioni, il velo della realtà si assottiglia e gli intrusi possono passare tra i piani con facilità. Quando si verificano questi eventi, non passa molto tempo prima che un demone si faccia strada attraverso la breccia.
I Templari indossano un'armatura d'argento non solo per respingere i morti, ma anche per evitare di essere rianimati. Se dovessero cadere in battaglia, l'armatura ridurrebbe i loro cadaveri in cenere se tentassero di risorgere. E così N'Gaztak si risvegliò dalla morte in mezzo al fumo e al fuoco rovente, battendosi contro la sua stessa corazza mentre questa si conficcava nella sua carne. Tuttavia, anche se i suoi tessuti ribollivano e scoppiavano, la sua rabbia ardeva ancora di più e il re di Deadhaus si sollevò in fiamme sibilanti, fondendosi con la sua armatura e macchiandola di nero.
Per 300 anni prima dell'ascesa di Deadhaus, Lord Zorin si aggirava tra le ombre di Malorum, facendo guerra all'Impero Ustilliano e cibandosi del sangue dei vivi. Le sue prede preferite erano i templari, poiché apprezzava il modo in cui le loro urla riecheggiavano dall'interno delle loro armature. I ragazzi del coro, li chiamava, per come cantavano bene quando affondava i suoi artigli in loro.
In vita, il templare che sarebbe diventato N'Gaztak affrontò Lord Zorin in combattimento singolo e sopravvisse, sebbene entrambi fossero gravemente feriti. Anni dopo, quando Deadhaus si alzò e N'Gaztak sedette sul trono, sapeva esattamente chi cercare come suo generale.
